
Arrivano i risultati dei test effettuati da Open Fiber con la nuova tecnologia 50G-PON, ovvero uno standard per la fibra ottica in grado di raggiungere una velocità di navigazione fino a 50 Gigabyte al secondo (praticamente 500 volte più veloce di una connessione FTTC misto rame a 100 Mbps).
Per chi non fosse pratico dei termini della fibra ottica o per chi non dovesse conoscere Open Fiber vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento.
I test effettuati dall’azienda italiana sono davvero impressionati. Oltre all’aumento della velocità si sono rilevati dei tempi di latenza bassissimi, alcune decine di microsecondi.
Stando a quanto dichiarato dall’azienda, le caratteristiche di questa nuova tecnologia saranno fondamentali per rispondere alle crescenti esigenze degli utenti, sia in termini di velocità che in termini di qualità dell’esperienza di navigazione.
Forse la cosa più rivoluzionaria del nuovo servizio 50 giga è quella di poter viaggiare in parallelo e senza causare interferenze, con la rete XGS-PON, ovvero quella che già utilizza Open Fiber per servire connessione a 10 Gbps.
Tutto veramente fantastico e noi non vediamo l’ora di assistere a questa rivoluzione. Ripetiamo che siamo in fase di sperimentazione e sperimentare fa sempre bene, è ciò che manda avanti questo settore. Però è anche vero che al momento in moltissime zone d’Italia, tante abitazioni sono raggiunte a malapena dalla fibra in FTTC. Quindi sicuramente ben venga la velocità a 50 Gbps, ma accanto a questi test e a queste novità, bisognerebbe veicolare le risorse per implementare la copertura della fibra pura, riuscendo in breve tempo a garantire a tutti quanti l’accesso ad una rete internet ultra veloce (o perlomeno almeno a 1 Gigabyte al secondo).
Chiudiamo il nostro post chiedendovi come sempre di farci sapere cosa ne pensate e soprattutto se credete che abbia senso una rete con queste caratteristiche, quando ancora molte persone non hanno accesso alla normale fibra ottica. Aspettiamo i vostri commenti.
Avete detto bene sarebbe opportuno avere l’accesso almeno ad un giga al secondo.