
Dopo aver parlato di Bezos e del progetto Kuiper come prossimo concorrente di Starlink, in questo post vogliamo spendere qualche parola su OneWeb, azienda londinese dalla storia piuttosto travagliata che ha da poco lanciato gli ultimi 36 satelliti della sua costellazione. In questo post vi aggiorniamo sulla situazione.
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OneWeb: cos’è e chi c’è dietro
Forse non tutti sanno che OneWeb è stata creata dall’imprenditore americano Greg Wyler, e che fu proprio lui nel 2015 a parlare a Elon Musk del progetto delle connessioni internet via satellite. Per un periodo Wyler e Musk addirittura collaborarono insieme per sviluppare la visione di Wyler, ma poco dopo il sodalizio si interruppe per divergenze tra i due. Musk, rimasto affascinato dal progetto continuò da solo, creando quindi la sua rete di satelliti Starlink, ad oggi la prima realtà che fornisce questa tipologia di servizi direttamente agli utenti privati.
Greg Wyler ha però portato avanti il suo progetto, incappando in varie difficoltà durante questi anni fino addirittura ad arrivare alla bancarotta nel 2020. L’azienda è stata poi salvata dall’intervento del Regno Unito e della Bharti Enterprises Limited (multinazionale indiana fondata dal multimilionario Sunil Mittal ora presidente esecutivo di OneWeb).
Grazie a questo nuovo intervento l’azienda è stata salvata e il progetto è ancora in essere. Sebbene abbia una costellazione più ridotta di quella di SpaceX OneWeb continua a lanciare i suoi satelliti. Ovviamente rispetto a Starlink la società anglo-indiana non ha dei propri mezzi e quindi deve appoggiarsi ad altre realtà per i lanci. Sono quindi stati fatti particolari accordi per lanciare in orbita i satelliti (alcuni anche con SpaceX), ma l’ultimo lancio è stato reso possibile grazie all’ISRO, l’agenzia spaziale indiana.
Il lancio dall’India
Il 26 marzo più o meno intorno alle cinque e trenta di mattina (ora italiana), OneWeb ha mandato in orbita 36 nuovi satelliti per mezzo di un razzo Launch Vehicle Mark-3 decollato dallo spazioporto di Sriharikota.
Ora la costellazione di OneWeb conta 618 satelliti sufficienti per una copertura globale iniziale. Certo siamo ben lontani dagli oltre 3000 satelliti che utilizza Starlink, ma al momento il sistema di OneWeb è diverso. Anche se in continua espansione (al momento può garantire le connessioni solamente nelle regioni a nord del 50° parallelo), OneWeb fornirà connessione a banda larga non ai privati (come fa appunto Starlink) bensì alle società di telecomunicazioni che poi forniranno il servizio ai clienti finali. Un gestore all’ingrosso quindi, un po’ come da noi fa Open Fiber riguardo la fibra FTTH.
Chiudiamo quindi dicendo che al momento il servizio Starlink firmato da Elon Musk non si batte (è infatti la società fornitrice di connessioni internet satellitare più grande). Ma, come abbiamo già scritto in altre occasioni, la corsa per fornire internet ad alta velocità in tutto il Pianeta attraverso i satelliti è più che mai aperta, vedremo quindi quali saranno gli sviluppi di OneWeb e che impatto avranno sul mercato di questo settore.
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