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Iris2: l’Europa risponde a Starlink & Co.

Come avrete capito ci piace tenervi informati sulle questioni che riguardano i nuovi modi di comunicare, sulle connessioni alternative, su servizi che già esistono e che si possono attivare e su progetti ancora non realizzati. In questo articolo parliamo proprio di quest’ultima tipologia di notizia, ovvero vi presentiamo Iris2 il progetto per le connessioni internet satellitari targato UE.

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Il progetto Iris2

L’Unione Europea ha recentemente dato il via libera al nuovo progetto dedicato alle comunicazioni satellitari. Il programma, chiamato Iris 2, si concentra sulla creazione di una nuova costellazione di satelliti in orbita terrestre bassa per fornire servizi di connettività ad alta performance, rappresentando l’alternativa europea a Starlink, il sistema di satelliti di proprietà di Elon Musk.

Il passato delle comunicazioni satellitari era principalmente dominato dai satelliti geostazionari o geosincroni, posizionati a 36.000 chilometri dalla superficie terrestre. Tuttavia, con i progressi tecnologici degli ultimi anni, sono stati introdotti satelliti in orbite più vicine alla Terra, chiamati satelliti MEO e LEO. I satelliti LEO sono in orbita basse, a una distanza di 600-1.000 chilometri dalla Terra, questa riduzione delle distanza ha consentito servizi di connettività che si avvicinano molto a quelli delle reti terrestri, sia per la velocità (si raggiunge fino a 1 Gigabit al secondo) sia per la latenza, il vero problema iniziale delle connessioni satellitari. La latenza, ovvero il tempo necessario per la trasmissione e la ricezione di un pacchetto di dati, nei satelliti geostazionari era di 600-800 millisecondi contro i 30/50 millisecondi dei satelliti LEO.

L’UE costretta a rincorrere 

L’Unione Europea è rimasta decisamente indietro in questa corsa alle connessioni satellitari e il progetto Iris 2 rappresenta la sua risposta per cercare di colmare questo divario, rincorrendo realtà come Starlink, Amazon con il progetto Kupier, OneWeb e a breve anche il progetto cinese StarNet.

Il programma prevede quindi la creazione di una costellazione modulare di satelliti LEO per fornire servizi di connettività con alte performance, una soluzione per sanare il digital divide nelle zone più remote del Vecchio Continente.

Dopo l’ok al progetto la fase successiva sarà quella di capire in che modo verrà finanziato. L’ipotesi più probabile è quella della concessione, ovvero una partnership tra pubblico e privato. Per fare un esempio concreto come sta facendo lo Stato italiano con Open Fiber.
Stando alle prime informazioni il progetto avrà una struttura modulare, con un graduale dispiegamento della costellazione di satelliti. La prima fase è prevista per il 2027 mentre per la completa operatività bisognerà attendere fino al 2030.

In conclusione, il programma Iris 2 è vitale per l’autonomia strategica dell’UE nel settore spaziale e supporterà lo sviluppo di applicazioni digitali, di difesa e spaziali. Rappresenta un passo cruciale nello sviluppo delle comunicazioni satellitari in Europa, aiutando l’UE a recuperare il terreno perso e a riacquistare l’autonomia strategica nel settore spaziale.

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