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Come fare la portabilità del numero nel 2023. La guida definitiva.

portabilità del numero

Eccoci tornati con i nostri consigli e le nostre guide su temi legati al mondo della telefonia mobile. Questa volta vogliamo occuparci della questione della portabilità del numero, visto che ci sono stati degli aggiornamenti sulle regole e quindi bisogna fare più attenzione durante la procedura. Ormai si tratta di una pratica molto comune, visto le innumerevoli offerte che i gestori lanciano sul mercato ogni giorno, per questo meglio farsi trovare preparati. Quindi come si richiede una portabilità? Quanto tempo ci vuole? Quanto costa? Quali sono le nuove regole? Seguiteci in questo post dove cercheremo di rispondere a tutte queste domande.

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Cos’è una portabilità del numero

In molti sapranno cosa vuol dire richiedere una portabilità del numero, ma per chi dovesse leggere questa espressione per la prima volta diamo una veloce spiegazione. La procedura per cambiare operatore, mantenendo lo stesso numero viene identificata con l’acronimo MNP (Mobile Number Portability), comunemente conosciuta come portabilità del numero.

In breve significa avere la possibilità di trasferire il proprio numero da un operatore all’altro, e se ora sembra una cosa scontata, beh dovete sapere che fino a qualche anno fa l’unico modo per cambiare gestore era quello di attivare un nuovo numero.

Bisogna quindi ringraziare l’AGCOM e le società di telefonia mobile se oggi la MNP è possibile. C’è da dire che questa procedura ha semplificato molto le cose ed è proprio grazie ad essa che negli anni si sono moltiplicati sia gli operatori che le relative offerte, creando competizione nel mercato a tutto vantaggio degli utenti.

I passaggi da fare per richiedere una MNP

Con un sintetico elenco vi indichiamo quali sono di norma i passaggi per una corretta richiesta di portabilità del numero:

  • selezionare con cura il nuovo gestore e la relativa offerta a cui aderire;
  • in fase di attivazione richiedere la portabilità al nuovo operatore, fornendo carta d’identità, codice fiscale e il codice univoco della propria SIM, anche chiamato ICCD;
  • aspettare la conferma della richiesta di portabilità dal nuovo operatore;
  • attendere che la SIM vi arrivi a casa tramite corriere (se avete fatto la procedura online);
  • attivare la nuova SIM seguendo le istruzioni.

Solitamente non serve avvisare il vecchio gestore di aver richiesto la portabilità, quindi non dovete inviare nessuna comunicazione o disdetta, in genere si occupa di tutto il nuovo operatore.

Quindi una volta completati correttamente questi passaggi (vedremo più avanti eventuali problemi che possono verificarsi) potrete utilizzare la nuova SIM senza dover cambiare il numero di telefono.

I vantaggi della portabilità del numero

Prima di passare agli aspetti un po’ più tecnici vediamo brevemente quali sono i vantaggi della MNP. Prima di tutto sicuramente il fatto di mantenere il proprio numero: si può passare da un operatore all’altro evitando di dover comunicare a tutti il nuovo numero, soprattutto ai vari fornitori di servizi come la propria banca, i siti per le forniture energetiche, l’account Google, l’assicurazione e così via.

L’altro aspetto positivo è quello di avere piena libertà di scelta per la propria linea mobile. Si possono valutare le offerte dei vari gestori e scegliere quella più economica, quella più adatta alle proprie esigenze, l’operatore che prende meglio nella propria zona, insomma tutte queste cose senza dover rinunciare al proprio numero di telefono che magari abbiamo finalmente imparato a memoria.

Aspetti tecnici e nuove regole

Giunti a questo punto è chiaro come la MNP è quel processo che permette ad un utente di cambiare gestore telefonico senza cambiare numero di telefono, e quindi attivare una nuova SIM. Il primo operatore a introdurre questo servizio fu Wind nel 2002.

Oggi qualsiasi gestore di telefonia mobile (virtuali e non) deve obbligatoriamente concedere la portabilità del numero, fa parte di una precisa condizione espressa dall’AGCOM per poter operare nel mercato italiano.

A livello tecnico solitamente gli utenti non si accorgono di nulla durante la portabilità. La procedura è tutto sommato semplice, occorre prestare attenzione ad alcune cose e avere un po’ di pazienza. Se siete in procinto di richiedere una portabilità del numero abbiate cura di tenere pronte queste cose:

  • documento d’identità e codice fiscale dell’intestatario della vecchia utenza;
  • i vari dati anagrafici dell’intestatario;
  • la sim del vecchio operatore (in particolare il codice ICCD)

L’ultimo punto è quello a cui fare più attenzione, molte richieste di portabilità non vanno a buon fine perché gli utenti sbagliano a comunicare questo codice. Si tratta di un numero a 19 cifre (ci si può confondere facilmente) ed è il codice univoco che serve a identificare la vostra SIM. Si può trovare scritto fisicamente sulla SIM, nelle impostazioni dello smartphone oppure esistono delle app specifiche.

Possiamo dire che se tutti i dati sono riportati in modo esatto, l’utente deve solo attendere, sarà il nuovo operatore a inviare la pratica al vecchio gestore.

L’AGCOM ha introdotto nuove regole

Dato che la portabilità del numero è vista come un atto di tutela verso l’utente è regolata dall’AGCOM. Proprio il Garante per le Comunicazioni ha introdotto delle regole un po’ più ferree riguardo la MNP, causando non poco malcontento tra gli operatori di telefonia mobile. Queste nuove norme sono state inserite per evitare una truffa chiamata SIM Swap (ne abbiamo parlato qui), una sofisticata frode per impossessarsi di dati sensibili). Diciamo che la procedura per la portabilità del numero è sempre la stessa ma bisogna rispettare queste condizioni:

  • il cambio della SIM, la portabilità del numero o la richiesta di una eSIM avranno esito positivo solamente se richieste dall’intestatario della linea;
  • in caso di smarrimento, furto o malfunzionamento della SIM si può procedere con la richiesta della sostituzione solamente al proprio operatore;
  • i gestori sono obbligati a identificare chi effettua le richieste (se tramite negozio fisico o via internet);
  • i gestori sono obbligati ad acquisire una copia del documento d’identità, del codice fiscale e della vecchia SIM (o eventuale denuncia in caso di smarrimento o furto);
  • per procedere al cambio SIM o alla portabilità del numero, occorre una validazione da parte del gestore tramite SMS o chiamata, in modo da certificare la reale volontà dell’utente.

Come si intuisce c’è maggior controllo e purtroppo anche maggiori probabilità che la procedura non vada a buon fine, ed è per questo che molti gestori si stanno lamentando perché tante portabilità si bloccano e gli utenti si lamentano nei vari call center.

Quali sono le tempistiche per una MNP?

Se si rispettano tutte le condizioni sopra riportate e se i dati inviati sono corretti, la procedura per la portabilità non dura oltre i cinque giorni lavorativi. Ovviamente durante questi giorni l’utente può continuare ad utilizzare la vecchia scheda. Nel migliore dei casi la MNP può concludersi entro 24 massimo 48 ore (ovviamente parliamo sempre di giorni lavorativi).

Comunque se dopo i 5 giorni ancora non si vede luce, vuol dire che la procedura ha riscontrato dei problemi. In questo caso solitamente si viene avvertiti e si può tentare con una nuova richiesta.

Quanto costa fare la portabilità del numero?

Ve lo diciamo subito: no, la MNP è un servizio gratuito che tutti gli operatori devono garantire ai propri clienti. Come stabilito dall’AGCOM il gestore non può addebitare alcun costo all’utente in caso di portabilità del numero, in più c’è l’obbligo del trasferimento del credito residuo. In pratica vuol dire che se al momento in chi si fa richiesta per la portabilità si hanno ad esempio 15 euro sulla SIM, questo importo verrà trasferito e reso disponibile sulla nuova SIM. La precedente compagnia telefonica non può trattenersi alcun importo.

MNP e ritardi: come richiedere un rimborso?

Arrivati a questo punto avrete capito che a volte qualcosa può andare storto. Possono esserci dei ritardi, dei disagi e se si accerta che la colpa non è del consumatore si può ottenere un risarcimento. La cosa più comune si verifica se ci sono stati dei ritardi, si può richiedere un rimborso da 2,5 euro fino a 5 euro per giorno di ritardo.

In alcuni casi si può anche richiedere il risarcimento per danni. Questo può accadere quando durante la portabilità del numero la SIM che si sta usando viene bloccata mentre quella nuova ancora non è arrivata o tarda ad aggiornarsi con il vecchio numero. In questa rara situazione di fatto il numero viene bloccato, non si può utilizzare il telefono sia per fare che per ricevere chiamate.

Se vi trovate in una situazione del genere potete procedere con la richiesta di risarcimento compilando appositi moduli che si trovano sui siti ufficiali dei vari gestori e inviandoli attraverso una comunicazione ufficiale (consigliamo posta certificata o raccomandata con ricevuta di ritorno). In nessun caso si può richiedere il rimborso al telefono tramite il call center oppure scrivendo sui profili social del gestore. Comunque per situazioni del genere, visto che spesso sono lunghe e spinose, il nostro consiglio è quello di rivolgervi a qualche associazione per la tutela dei consumatori. Queste realtà hanno di solito degli avvocati specializzati in queste procedure.

Come sempre aspettiamo i vostri commenti. Avete avuto esperienze di portabilità finite male? Se sì qual è stato il problema e come avete risolto?

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