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10 cose che forse non sapete su Starlink di Elon Musk

10 cose che forse non sapete su Starlink, la mega costellazione di satelliti lanciati da SpaceX, l’azienda di Elon Musk che si occupa di progetti riguardanti lo spazio.

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1. Starlink non è stata un’idea di Musk

Una delle cose che in molti non sanno è che l’idea di lanciare dei satelliti per veicolare il segnale internet, rendendolo accessibile a tutti e in ogni parte del mondo non è stata di Elon Musk. Sembra infatti che fu Greg Wyler, altro imprenditore americano nel settore dell’informatica, a parlare a Elon Musk di questo progetto. Nel 2012 Wyler, dopo aver trovato una compagnia aerospaziale come partner e con la collaborazione di Musk, fondò OneWeb per avviare il suo ambizioso progetto. Poco dopo il rapporto di collaborazione con Elon Musk cessò bruscamente. Wyler continuò comunque a lavorare al suo progetto (nel 2020 ha infatti lanciato i suoi primi 34 satelliti), mentre Musk, rimasto affascinato dall’idea di una mega-costellazione di satelliti nel 2015 presentò il progetto Starlink e l’anno successivo nacque una sezione di SpaceX con il compito di realizzare i satelliti.

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2. Quanti satelliti ha Starlink

Parlando di numeri, fino ad ora SpaceX ha lanciato più di 1.700 satelliti Starlink con l’obiettivo di lanciarne molti altri nel prossimo futuro. Stando ai piani di Musk la costellazione completa avrà tra i 12.000 e i 42.000 satelliti

3. Quanto costa il progetto Starlink

Musk ha dichiarato che il costo per la realizzazione completa del progetto Starlink sarà di circa 10 miliardi di dollari. Tuttavia l’azienda ha stimato di generare un profitto annuo di 30 miliardi di dollari una volta che il progetto sarà pienamente operativo.

4. Starlink e la colonizzazione di Marte

Elon Musk ha più volte detto che utilizzerà i profitti generati da Starlink per finanziare il progetto di colonizzazione di Marte. Questo progetto prevede di inviare coloni sul pianeta e di stabilire una presenza umana permanente entro i prossimi dieci anni.

5. Tecnologia 

I satelliti Starlink comunicano fra di loro grazie alla tecnologia laser, che consente di scambiarsi dati a velocità molto elevate. Per la propulsione viene utilizzato un motore elettrico che sfrutta la ionizzazione del “krypton” un gas nobile tipo lo xenon ma molto più economico, inoltre ogni satellite è dotato di un unico pannello solare che si apre una volta arrivato in orbita.

6. Velocità e costi

Per quanto riguarda il territorio italiano, secondo il report dello speed test di Starlink la velocità media di download è pari a circa 125 Mbps (contro quella del servizio fisso a banda larga di 50 Mbps) mentre quella di upload siamo a 5-15 Mbps. Per quanto riguarda i costi abbiamo un abbonamento a 50 euro mensili e un costo per l’hardware di 450 euro. Negli Stati Uniti e in Canada la velocità media è scesa a 50 Mbps per il crescente numero di abbonati ed è stata introdotta la soglia di 1TB di dati al mese. 

7. Gli astronomi contro Starlink

Dopo il lancio dei primi 60 satelliti nel maggio del 2019 la comunità degli astronomi ha iniziato a protestare contro la SpaceX per il negativo impatto che gli Starlink portano alle osservazioni astronomiche a causa della loro riflettività. Si sta studiando un nuovo sistema per ridurre questo fenomeno e intanto per “mitigare gli animi” SpaceX sta collaborando con i principali enti astronomici a livello mondiale

8. Dietrofront con l’Ucraina

Da sempre la tecnologia Starlink è stata utilizzata in situazioni di emergenza, ovvero per poter garantire la connessione ad internet nelle zone colpite da catastrofi naturali o eventi straordinari come per l’uragano Dorian che ha colpito le Bahamas nel 2019 o nel recente conflitto russo-ucraino. Proprio in quest’ultima situazione, sembrerebbe che Musk abbia bloccato l’uso dei suoi satelliti dopo che Kiev avrebbe utilizzato la costellazione di Starlink per manovrare i suoi droni. Per questo SpaceX ha posto delle restrizioni al suo utilizzo in Ucraina per scopi militari. I satelliti saranno utilizzati solamente per le comunicazioni standard.

9. SpaceX e Google

L’azienda di Elon Musk nel 2021 ha stretto una partnership con Google Cloud per utilizzare la loro infrastruttura di data center e fornire servizi di connessione internet ad alta velocità tramite Starlink. L’obiettivo di entrambe le aziende è quello di fornire dati e applicazioni sicure a tutti gli utenti, di implementare servizi di intelligenza artificiale e di machine learning.

10. Clausola del contratto Starlink “marziana”

Nel contratto che ogni utente stipula per accedere ai servizi di Starlink c’è una curiosa clausola che riguarda il pianeta rosso. La clausola in questione recita: “Starlink riconosce e accetta che Marte è un pianeta libero e indipendente, e che nessuna nazione o governo ha il diritto di esercitare sovranità o dominio sulla sua superficie”. Non è ben chiaro a cosa si riferisca questa clausola ma si sà come Musk abbia interessi nel colonizzare Marte. Il miliardario ha più volte dichiarato che il suo sogno è quello di realizzare un avamposto su Marte con Starlink come infrastruttura per le comunicazioni. Addirittura sembrerebbe che i legali di SpaceX stiano lavorando ad una “Costituzione Marziana”.

Vi chiediamo di commentare il nostro post facendoci sapere cosa ne pensate di Starlink, di internet satellitare, se conoscete altre curiosità e in generale cosa pensate di Elon Musk.

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